Primo Maggio. Cortei e manifestazioni in tutta Italia. Di Maio "Faremo il salario minimo". Landini "Ora un sindacato dei lavoratori unitario". Tensioni con i No Tav a Torino

di redazione 01/05/2019 ECONOMIA E WELFARE
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Spero sia l'ultimo Primo Maggio senza salario minimo". È l'augurio del ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio, intervistato da Rtl102.5, per la Festa dei lavoratori. I sindacati la celebrano a Bologna con una manifestazione nazionale dal titolo "Lavoro, diritti, stato sociale - La nostra Europa". Cortei già partiti in tutta Italia. Il capo dello Stato Mattarella al Quirinale per le onorificenze ai Maestri del Lavoro. Due i concertoni, in piazza San Giovanni a Roma e a Taranto.

Salario minimo

"I dati sull'occupazione dimostrano che il decreto dignità sta funzionando: abbiamo decine di migliaia di contratti a tempo indeterminato in più, senza perdere occupazione", osserva Di Maio. "Lo prendo come un incoraggiamento. Ma a me non basta. C'è un problema di qualità del lavoro. Nella prossima festa del lavoro vorrei che ci fosse meno burocrazia per le imprese e il salario minimo orario. Su questo stiamo lavorando con i sindacati, anche se sono preoccupati, e con Confindustria. Il 6 maggio la commissione al Senato chiuderà gli emendamenti sulla nostra proposta. C'è bisogno di salario minimo in Italia e bisogna farlo anche in Europa".

Morti sul lavoro. "Il Primo Maggio è anche il giorno in cui mi ricordo che bisogna fare di più per evitare le morti sul lavoro", prosegue Di Maio. "Ho messo il generale dei Carabinieri Leonardo Alestra a capo dell'Ispettorato del lavoro che ho rafforzato nel personale. Stiamo lavorando per ottenere il migliore risultato possibile".

Sindacati. "Le fusioni tra sindacati sono questioni interne che osservo con atteggiamento laico", aggiunge con riferimento alla proposta del segretario generale della Cgil Maurizio Landini di procedere con un sindacato unitario per tutti i lavoratori. "Ma di una cosa sono certo: l'Italia non si può governare senza interoloquire con i corpi intermedi. Sono molto contento che si possa lavorare con i sindacati e Confindustria".

Iva. Lo 0,2% di crescita del Pil registrato da Istat nel primo trimestre fa piacere a Di Maio. "Ne abbiamo avuto notizia quando eravamo a Tunisi, insieme al premier Conte e a Salvini. E abbiamo sorriso, pensando alle previsioni apocalittiche. Questo 0,2% ci porta fuori dalla recessione, senza ancora vedere gli effetti di quota 100, reddito di cittadinanza, decreto sblocca-cantieri e decreto crescita. Certo bisogna fare di più: salario minimo, flat tax, legge sul conflitto di interessi, taglio degli stipendi dei parlamentari". Sulla tassa piatta Di Maio avverte l'alleato leghista: "Se introdurre la flat tax significa aumentare l'Iva, allora dico no. Lavoreremo perché l'Iva non salga, così come abbiamo fatto quest'anno".

Primo maggio a Torni. Tensioni con i NO Tav

Il corteo del Primo Maggio a Torino, con in testa Anpi, istituzioni e sindacati, prosegue con la tensione sempre molta alta in coda, tra il furgone con le bandiere Pd e lo spezzone del movimento No Tav. Insulti e spintoni e accuse dal movimento: "Ci hanno preso a cinghiate, pugni e bastonate. Il Pd ha assoldato i picchiatori". Decine di No Tav gridano "Fuori il Pd dal corteo!".

La polizia ha bloccato, con una carica e manganellate, un gruppo di No Tav che da piazza Vittorio stava cercando di raggiungere la testa del corteo. C'è stato qualche spintone e il movimento No Tav ha gridato "vergogna, fuori la Digos dal corteo". “È lo spezzone del Pd o della polizia? Forse qualcuno ha pensato che non si possa sfilare al primo maggio. Togliete la polizia di qui”, ha detto, prima che il corteo partisse, lo speaker dello spezzone No Tav.

La sindaca Chiara Appendino auspica che il corteo "sia pacifico". "La grande sfida del lavoro - aggiunge - la vinci se ciascuno fa la sua parte. Lavoro che è dignità, è la strada per avere soddisfazioni economiche, sociali personali e bisogna lavorare tutti insieme per questo diritto". Quanto alla presenza in piazza del tema Tav, Appendino sottolinea che "non bisogna farlo diventare un corteo sì Tav o no Tav, non è questo il tema di oggi. Ma il lavoro e dobbiamo ricordarci quanto sia doveroso per ciascuno di noi lavorare per la dignità del lavoro".

"Oggi bisogna essere in piazza - dice il segretario della Uil Gianni Cortese - per ribadire il valore lavoro per la vita delle persone, per chi c'è l'ha, chi non ce l'ha, per chi ha un lavoro precario. Torino è una città - aggiunge - in cui bisogna trovare le risposte sia per i giovani, sia per gli anziani che vedono grosse difficoltà a usufruire dei servizi sociali e sanitari e bisogna sfruttare il riconoscimento di area di crisi complessa per cercare di dare nuovo impulso a manifattura, automotive e aerospazio". 

   Per il segretario della Cisl Domenico Lo Bianco, "il Primo Maggio è l'occasione per riflettere sul lavoro che manca, che cambia, sulla precarietà, e su come dare voce alla nostra piattaforma per favorire crescita, sviluppo e creare buona occupazione". Anche per la segretaria della Cgil Enrica Valfrè oggi "è la festa delle persone che lavorano, che cercano un lavoro, dei pensionati. In una città come Torino, è un momento importante per ribadire che il lavoro è centrale per lo sviluppo della città, del Paese e dell'Europa. Un giorno di festa ma anche di lotta per mettere insieme le richieste di ciascuno e farle diventare un'unica grande richiesta di tutti perché il lavoro torni a essere centrale, un lavoro con diritti che metta al centro la persona e il suo bisogno di dignità e libertà". 

   In fondo al corteo lo spezzone con le bandiere del movimento No Tav. "Vogliamo arrivare anche noi fino in fondo, in piazza San Carlo - per portare alla città le nostre idee di un movimento che è molto piu moderno di quanto lo vogliano far passare", ha detto uno speaker No Tav.


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